Elezioni, gli eletti al Parlamento Europeo.

Iniziano ad avere nomi e cognomi i 73 deputati che comporranno la rappresentanza italiana. Fa il pieno la Lega di Matteo Salvini che elegge 10 deputati nella circoscrizione Nord-Ovest, 7 nella Nord-Est, 6 nella Centro, 6 nella Sud e 3 nelle Isole, per un totale di 32 seggi.

Il recordman di preferenze (oltre 2,3 milioni, quasi 50.000 anche a Napoli) Matteo Salvini essendo già Senatore della Repubblica, dovrebbe rinunciare al seggio a Bruxelles, quindi la pattuglia leghista dovrebbe essere composta da Angelo Coccia, Silvia Sardone, Isabella Tovaglieri, Danilo Lancini, Gianna Gancia, Stefania Zambelli, Alessandra Cappellari, Marco Zanni (eletto nel 2014 con il Movimento 5 Stelle e passato alla Lega nel 2017 quando ci fu il tentativo dei pentastellati di cambiare gruppo passando dagli euroscettici all’Alde di Verhofstadt), Alessandro Panza e Dante Cattaneo per il Nord-Ovest, Mara Bizzotto, Toni Da Re, Paolo Borchia, Elena Lizzi, Marco Dreosto e Rosanna Conte, per il Centro Susanna Ceccardi, Antonio Maria Rinaldi, Matteo Adinolfi, Anna Bonfrisco e Luisa Regimenti, per il Sud Massimo Casanova, Luisa Vuolo, Andrea Caroppo e Valentino Grant, con Vincenzo Sofo che dovrebbe subentrare a Salvini (non riesce quindi l’elezione, nonostante le quasi 26.000 preferenze, al Rettore dell’Università di Salerno Aurelio Tommasetti), ed Elisabetta Tadino e Francesca Donato (che subentrerebbe a Salvini) per le Isole.

Passando al Partito Democratico il partito di Zingaretti, non candidato, deve fare i conti con la percentuale di voti quasi dimezzata rispetto al boom di Renzi del 2014, ed elegge 20 deputati, che sono l’ex Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, Irene Tinagli, Pierfrancesco Majorino (assessore a Milano), l’ex ministro Patrizia Toia e Brando Benifei per la Circoscrizione Nord-Ovest, l’ex ministro Carlo Calenda, Elisabetta Gualmini, Paolo De Castro ed Alessandra Moretti per il Nord-Est, Simona Bonafè, Pietro Bartolo, David Sassoli, Massimiliano Smeriglio e Roberto Gualtieri con Nicola Danti che subentrerebbe alla Bonafè o a Bartolo eletti anche in altre circoscrizioni, l’ex procuratore antimafia Franco Roberti (quasi 150.000 preferenze) l’ex Sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, Andrea Cozzolino e Pina Picierno per il Sud, e Pietro Bartolo e Caterina Chinnici, con Andrea Soddu che subentrerebbe a Bartolo per le Isole.

Il Movimento 5 Stelle, senza Di Maio candidato, elegge a Bruxelles 15 deputati, Eleonora Evi, Tiziana Beghin e Mariangela Danzì per il Nord-Ovest, Marco Zullo e Sabrina Pignedoli per il Nord-Est, Fabio Massimo Castaldo e Daniela Rondinelli per il Centro, Maria Chiara Gemma, Laura Ferrara, il riconfermato Piernicola Pedicini, Rosa D’Amato, Isabella Adinolfi e Mario Furore per il Sud, Dino Giarrusso ed Ignazio Corrao per le Isole.

Forza Italia come il Pd vede praticamente dimezzata la sua pattuglia rispetto al 2014 nonostante il ritorno di Silvio Berlusconi nelle liste elettorali (che pure registra un successo personale di quasi 500.000 preferenze), l’ex premier era capolista in 4 circoscrizioni su 5 (al Centro capolista era Tajani), guadagnando appena 9 seggi, Berlusconi, Massimiliano Salini e Lara Comi per il Nord Ovest, Irene Pivetti e Sandra Savino che subentrerebbe a Berlusconi per il Nord-Est, il solo Antonio Tajani al Centro, Aldo Patriciello ed Antonio Martusciello (che subentrerebbe a Berlusconi) al Sud, e Giuseppe Milazzo che dovrebbe subentrare a Berlusconi per le Isole.

E concludiamo con Fratelli d’Italia, che con Giorgia Meloni candidata in tutte le circoscrizioni e che conquista un bottino personale di oltre 400.000 preferenze riesce a superare lo sbarramento del 4% (cosa che non era riuscita per pochi voti nel 2014), e porta 5 deputati a Bruxelles, che dovrebbero tutti subentrare alla rinunciataria Giorgia Meloni: Carlo Fidanza al Nord-Ovest, Sergio Berlato al Nord-Est (che supera di poco Elisabetta Gardini, transfuga da Forza Italia), Nicola Procaccini al Centro, l’ex ministro Raffaele Fitto al Sud e Raffaele Stancanelli alle Isole.

Non superano lo sbarramento del 4% e quindi non ottengono seggi al Parlamento Europeo la lista +Europa di Emma Bonino, le liste di sinistra ed ambientaliste così come Casa Pound, il Popolo della Famiglia, Popolari per l’Italia e Forza Nuova.

Pietro Pizzolla