Un grande Rodriguez trascina l’Olimpia alla vittoria contro il Maccabi in Eurolega nel Meneghin Day.

Sergio RodriguezrA | X Armani Exchange Olimpia Milano - Maccabi FOX Tel AvivrTurkish Airlines Euroleague 2019/20rMilano, 19/11/2019rFoto M. Ceretti // CIAMILLO-CASTORIA

L’Olimpia segna 92 punti al Maccabi, che veniva da sei vittorie consecutive e aveva la difesa meno permissiva dell’EuroLeague, onora la grande notte di Dino Meneghin, un parterre di campioni, il supporto degli oltre 10.000 del Mediolanum Forum e vince la settima gara della sua stagione europea. Una vera prova di squadra, con cinque uomini in doppia cifra, capeggiati dai 20 punti di Luis Scola e 20 assist di squadra di cui 11 firmati da Sergio Rodriguez. Milano ha guidato praticamente dal secondo quarto quando è finita sotto di cinque e ha risposto con aggressività. Nella ripresa, ogni volta che il Maccabi trascinato dai 25 punti di Scottie Wilbekin si è avvicinato, ha trovato le contromisure giuste. E’ stata una partita dura e tattica, con il Maccabi che ha giocato anche con i tre lunghi, spostando Quincy Acy su Sergio Rodriguez, braccato a tutto campo, ma l’Olimpia ha alternato quintetti grossi con Jeff Brooks da tre e altri davvero piccoli con due playmaker e Nemanja Nedovic, che ha avuto una sfuriata decisiva.

IL PRIMO TEMPO – La partita è subito molto fisica sotto canestro, l’Olimpia trova i primi canestri con gli esterni, poi con due liberi di Scola e una schiacciata di Tarczewski che le garantisce il 10-7 iniziale. Il margine tocca i cinque punti tre volte, ma il Maccabi esegue bene in attacco, arriva a costruire tiri facili da sotto e resta agganciata alla partita. Al primo giro consistente di cambi di ambedue le squadre, il punteggio si ferma. Il Maccabi impatta a 19 e alla fine del primo periodo è 21-21. Tony Dorsey in avvio di secondo periodo sorpassa con una tripla frontale. L’Olimpia risponde ma Avdija segna da tre, Wolters in contropiede e il Maccabi, sbloccato in attacco, schiza a più cinque sul 28-23 forzando il time-out di Coach Messina. Al rientro, Rodriguez firma il meno due, poi prima impatta Tarczewski poi Scola risponde ad Hunter e Micov dalla punta porta Milano avanti sul 33-30 e obbliga Coach Sfairopoulos alla sospensione. Sette minuti di grande difesa, permettono all’Olimpia di scappara sul più sei, subito prima del secondo fallo di Tarczewski. Wilbekin con una prodezza confeziona un gioco da quattro punti che ricuce subito il disavanzo. Milano ripristina cinque punti di margine quando la gara somiglia molto ad un contest di tiri liberi. Alla fine del tempo è 47-42 Olimpia con il jumper di Wolters.

IL SECONDO TEMPO – La tripla di Vlado Micov cancella quella di Wilbekin, poi con due tiri liberi scava il massimo vantaggio Olimpia, nove punti, ma dura un attimo perché Wilbekin mette la seconda bomba del periodo subito dopo, in coincidenza del terzo fallo di Luis Scola. Un lungo jumper di Rodriguez e una penetrazione di Brooks, quando l’Olimpia intasa l’area sulle penetrazioni di Wilbekin, generano il 58-48 che convince Sfairopoulos a fermare la partita. La terza tripla dello scatenato Wilbekin riavvicina il Maccabi a meno cinque. La risposta arriva da Nedovic appena entrato. Ma la sua tripla è annullata da quella di Dorsey. Gradualmente il Maccabi mangia tutto il vantaggio, con un quintetto enorme in cui Quincy Acy gioca da 3, Black e Hunter sono i lunghi. A 1:33, il Maccabi sorpassa su un’interferenza causata da una penetrazione di DiBartolomeo. Milano chiude meglio il quarto, prima segna Nedovic da tre, poi Scola mette due liberi e infine, dopo due eccellenti possessi difensivo, Nedovic brucia la sirena del terzo periodo con una bomba da 10 metri che vale il 71-64. All’inizio del quarto, Nedovic si esprime in una penetrazione spettacolare per eleganza, poi Scola mette la seconda tripla frontale della sua gara che apre 12 punti a favore di Milano. Dal time-out, il Maccabi esce con un 8-0 che comprende un’altra tripla di Wilbekin e una di Dorsey. Messina ferma la partita. Scola segna la sua terza tripla, Rodriguez anticipa l’aiuto difensivo e segna in entrata il 5-0 di parziale che ripristina nove punti di distacco, ma solo per un attimo ancora. Su un gioco rotto, Wilbekin mette la tripla che dimezza il distacco a quattro punti. Messina spende il time-out, cambia quintetto, con due playmaker più Nedovic, e ne ricava un 6-0 di break e il nuovo più 10. Il ferro beffa Milano tante volte, ma la difesa regge. Contro un Maccabi di enorme taglia, l’Olimpia si abbassa aggiungendo Micov alle sue tre guardie. Wilbekin centra la settima tripla della sua straordinaria partita e ricuce ancora a meno sei. Un assist di Rodriguez manda a canestro Scola. Ma il Maccabi gioca fino alla fine. A 20 secondi con Tarik Black torna a meno quattro. Rodriguez mette i due liberi della vittoria: 92-88, il finale.

LE NOTE – Per Sergio Rodriguez è stata la decima gara delle ultime 11 in doppia cifra, la 15° delle ultime 16 con almeno una tripla e la decima consecutiva con almeno una palla rubata. Rodriguez è anche a meno due dalle 400 triple in carriera… Vlado Micov ha una serie di 11 gare con almeno una tripla e dieci delle ultime 11 sono state in doppia cifra… Michael Roll ha sei gare consecutive con almeno una tripla… Luis Scola è a meno tre canestri da due dagli 850 di Nikola Vujcic e dal settimo posto di sempre e a quattro rimbalzi d’attacco dai 300 in carriera.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la gara con il Maccabi: “Voglio complimentarmi con i giocatori e voglio ringraziare il pubblico per il supporto che ci ha dato anche stasera. La partita era dura, non è facile giocare contro una squadra così atletica. Abbiamo avuto tanti buoni momenti, macchiati da qualche palla persa. Le palle perse si pagano sempre, ma contro questa squadra è come fare un assist perché possono subito correre e andare a canestro. Qualche volta piuttosto che perdere palla sul campo è meglio buttarla in tribuna contro di loro. Abbiamo avuto tante varietà di attacco, il pick and roll, le uscite, un po’ di post-up, siamo stati pazienti qualche volta ad aspettare di poter dare la palla a Micov. Ma ora dobbiamo pensare ad un’altra grande partita che è quella che ci attende giovedì contro l’Efes”.

Su Shelvin Mack: “Non era stato escluso a Bologna, semplicemente andava protetto dopo l’infortunio. Stasera in attacco ha fatto un paio di penetrazioni, ma in difesa è stato importantissimo e soprattutto ha permesso di scaricare di lavoro Rodriguez”.

Sulle ambizioni della squadra: “Il nostro obiettivo non può cambiare, deve essere raggiungere i playoff, perché in questa EuroLeague è facilissimo perdere tre partite di fila, magari anche quattro, e perdere terreno, così come puoi recuperarlo. Non dobbiamo perdere di vista il quadro generale, perché certe cose devi farle non per tre mesi ma per tre anni. Questa è una squadra che può raggiungere i playoff o comunque arrivare a giocarseli fino all’ultima gara. Stiamo anche giocando senza due giocatori importanti e soprattutto Gudaitis è l’unico che ci dà presenza in area e senza siamo generalmente leggeri. Viceversa deve essere più continua in campionato, laddove al contrario ha le qualità per vincere il titolo”.