Olimpia all’Overtime a Sassari.

Una battaglia durata due ore e 24 minuti, con un supplementare, che l’Olimpia ha condotto quasi interamente ma senza riuscire a vibrare il colpo del k.o anche quando una sfuriata del rientrante Nedovic aveva ribaltato un meno tre in un più otto nel quarto periodo. Nedovic è rientrato con restrizione di minuti per cui dopo i 21 minuti spettacolari in 22 minuti non ha potuto giocare il supplementare in cui l’Olimpia ha usato orgoglio, carattere, i muscoli di Gudaitis, e infine il senso del chirurgo di Vlado Micov che ha messo la tripla spaccapartita e poi i tiri liberi che hanno tenuto a distanza una Sassari coriacea, trascinata da un monumentale Scott Bamforth che solo contro tutti, imitando il Mike James (al record di assist, 15) di Istanbul, ha segnato 32 punti e forzato l’overtime. E’ la decima vittoria dell’Olimpia su dieci gare: eguagliato il primato di successi iniziali nell’era dei playoff.

IL PRIMO TEMPO – Si parte con una sparatoria, una raffica di cinque canestri da tre punti, in cui l’Olimpia sferra il primo colpo, allungando su un 11-6 generato anche da due triple di Nedovic e Fontecchio. Quando le polveri si bagnano, Sassari usa il suo contropiede per rimontare e superare, prima con i missili di Bamforth poi a più tre con un contropiede chiuso da Jaime Smith. L’Olimpia risponde con la difesa, la presenza di Gudaitis, così pareggia con un libero di Brooks e chiude il primo quarto avanti 21-18 con la tripla da metà campo di Kuzminskas. Milano prende quattro punti di vantaggio con una tripla di Jerrells, ma poi si ferma, subisce la fisicità di Cooley quando Gudaitis per un colpo al volto deve uscire e precipita sotto con un parziale di 6-0. La risposta è un 3/3 dalla linea su cui Mike James costruisce una schiacciata devastante a difesa schierata. Coach Esposito chiama il time-out sul nuovo vantaggio di Milano in coincidenza di un fallo tecnico chiamato a Kuzminskas. La seconda apparizione in campo di James è uno spettacolo: in tre possessi consecutivi manda a canestro due volte Brooks e una volta Gudaitis. Con la complicità di Nedovic – entrata e poi tripla -, il vantaggio schizza a 11 punti, 45-34. Qui l’Olimpia perde un po’ di lucidità, non chiude un contropiede, perde un rimbalzo su tiro libero sbagliato da Polonara, arriva un antisportivo per Nedovic, mentre Gudaitis non trova protezione contro la fisicità di Colley. E’ il centro di Sassari a chiudere forte un primo tempo da 12 punti riportando la Dinamo a meno quattro, 45-41.

IL SECONDO TEMPO – Mike James con canestri suoi e assist per Gudaitis scava dieci punti di vantaggio a favore dell’Olimpia sul 51-41. Però Arturas commette terzo e quarto fallo, Milano lascia sul tabellone quattro tiri liberi e subisce tre triple consecutive della Dinamo che prevengono l’allungo. Sassari rientra a meno cinque, aggrappata ai muscoli appuntiti di Cooley. Al primo giro di cambi, Burns sbaglia due liberi ma poi segna una volta da sotto e un’altra in contropiede solitario firmando il 63-52 che forza il time-out di Esposito. Della Valle firma la tripla che mantiene 11 punti tra le due squadre, ma il finale di periodo è favorevole a Sassari che cavalca un buon momento di Rashawn Thomas per rientrare a meno cinque, 68-63. All’inizio del quarto, due palle perse consecutivamente da James permettono a Sassari di pareggiare a quota 70 e poi superare con il mezzo gancio di Cooley. L’Olimpia risponde con Jerrells e poi con Cinciarini dall’arco ma Sassari pesca un fallo su un tiro da tre di Bamforth e accetta il corpo a corpo con sorpassi e controsorpassi. Milano continua a inanellare serie di 1/2 dalla lunetta così Gentile porta Sassari a più tre in entrata. Qui arrivano un 1/2 di Nedovic, un 1/2 di Gudaitis, ma anche qualche buona difesa e poi in transizione la tripla ancora di Nedovic che vale il nuovo sorpasso. Subito dopo, con la difesa che sostiene l’attacco, il serbo mette due liberi e poi una nuova tripla. E’ quasi tutto suo il 10-0 che ribalta la partita. Ma la Dinamo non si arrende, tiene due volte di fila in difesa e converte con due triple consecutive del bomber Bamforth ricucendo da meno sette a meno uno con 14 secondi da giocare. Dopo il time-out, James fa 2/2 ripristinando tre punti di margine. Dallla sospensione di Esposito, l’Olimpia difendendo forte sulla rimessa ma sul gioco rotto, la palla finisce nelle mani sbagliate, quelle di Bamforth che con la terza tripla pareggia una volta di più a 91, forzando il supplementare.

L’OVERTIME – Il quattordicesimo assist di Mike James genera il gioco da tre punti di Gudaitis, ma Bamforth, scatenato, risponde con la stessa moneta poi prende il quinto fallo proprio di Gudaitis e sorpassa per Sassari sul 96-95. Milano – senza Nedovic adesso, perché il limite di minuti è stato esaurito – supera di nuovo con quattro liberi di James. Qui la partita si ferma, dopo due ore e venti di battaglia: l’Olimpia non riesce a vibrare il colpo del k.o., James fa 1/2, Bamforth ricuce dalla lunetta ancora a meno uno. Qui l’Olimpia esegue l’attacco al pressing: a 13 secondi dalla fine, Micov mette una tripla colossale. Smith dal time-out esce con una nuova tripla che significa ancora meno uno. Poi Micov mette i due liberi su fallo tattico di Bamforth, Smith risponde allo stesso modo. Ma l’Olimpia conserva il possesso finale e vince 107-106.

Così Coach Simone Pianigiani: “Devo dire bravi ai ragazzi perché ci tengono a vincere e lo pretendono da loro stessi anche in vista di due gare di EuroLeague. Oggi non si vinceva niente ma loro ci tengono. Non era facile comandare praticamente per tutta la gara e non lo era vincere dopo un supplementare in cui oggettivamente potevamo lasciare qualcosa. Non siamo stati altrettanto bravi nel non chiudere la gara quando potevamo alla fine dei tempi regolamentari quando abbiamo concesso due triple e poi non abbiamo speso il fallo sul palleggio di Smith. Ma non si può pretendere tutto contro una squadra che ha giocato al top in termini di energie. È più importante costruire questa mentalità. Infine era importante rimettere in campo Nedovic e aiutarlo a trovare il ritmo della partita. L’abbiamo fatto ma aveva un limite di minuti e quando li abbiamo finiti, questi minuti, avevamo ancora un supplementare da giocare”.