Milan, che disastro! Contestazione a San Siro. Giampaolo: mie responsabilità ma vado avanti. Maldini conferma il tecnico.

La Fiorentina espugna San Siro battendo il Milan 3-1. Per i rossoneri è la quarta sconfitta nelle prime sei partite (per trovare una partenza così bisogna tornare all’anteguerra, stagione 38/39) e ora la panchina di Giampaolo, nonostante le rassicurazioni del club prima della gara, vacilla seriamente.

Pulgar su rigore, Pulgar, Castrovilli e Ribery (per lui standing ovation dal Meazza al gol e alla sostituzione) mandano all’inferno i rossoneri.

Non bastano la prodezza di Donnarumma che neutralizza un rigore di Chiesa e il primo gol di Leao a mitigare la delusione del pubblico di San Siro che contesta squadra, tecnico e società.

“Mi assumo le mie responsabilità da allenatore ma vado avanti perché sono convinto delle mie idee”: così ai microfoni di Sky Sport l’allenatore del Milan, Marco Giampaolo, commenta la sconfitta con la Fiorentina. “Con la dirigenza non ho parlato, riflessioni non ne faccio – ha aggiunto – La squadra è sembrata essersi ritrovata a San Siro come se non avesse mai giocato insieme. Tre giorni fa mi era piaciuta, oggi eravamo meno brillanti e attivi mentalmente”.

Difenderemo sempre l’allenatore perché è una nostra scelta. Serve tempo e lo sapevamo perché ci sono giocatori giovani – ha detto in seguito Paolo Maldini confermando di fatto il tecnico rossonero –. Quattro sconfitte su sei sono tante ma la via d’uscita si trova attraverso il lavoro. Finché la leadership dell’allenatore non arriva qualcosa paghiamo. Puntando sui giovani certe cose vanno considerate. Certo pensavamo di fare meglio, la qualità del gioco non è soddisfacente. I calciatori devono fare autocritica e anche noi stessi. Siamo solo alla sesta giornata, sappiamo che le situazioni si possono ribaltare in un attimo ma quello che preoccupa è una sorta di involuzione della squadra dalla partita di Torino. Una delle spiegazioni può essere anche che giocare a San Siro non è facile, è una cosa importante che a volte non si calcola. La maglia del Milan è molto pesante, con una storia pesante e senza avere la squadra di una volta”.