Brindisi fa la partita della vita, Olimpia sconfitta.

Sergio RodriguezrA | X Armani Exchange Olimpia Milano - Happycasa BrindisirLegabasket Serie A 2019/20rMilano, 13/10/2019rFoto MarcoBrondi // CIAMILLO-CASTORIA

Brindisi gioca una partita sensazionale per oltre tre quarti, percentuali altissime, grande aggressività, contropiede. Tocca i 18 punti di vantaggio contro un’Olimpia che solo nel quarto periodo trova le armi difensive, inclusa la difesa a zona, per arginare l’avversario, aggrapparsi al tiro da tre di Sergio Rodriguez (28), il gioco in post-up di Micov, tanta energia per ritornare fino a meno uno. La rimonta viene spezzata da tre palle perse nel momento cruciale: sono quelle che permettono a Brindisi di respirare e mantenere il vantaggio necessario per chiudere 92-89.

IL PRIMO TEMPO – Si parte con percentuali altissime, da ambo le parti, ma Brindisi trova di più il tiro da tre (70% all’intervallo) e un paio di palle perse inopinatamente nutrono il contropiede avversario. Così dopo cinque minuti, Brindisi è avanti 14-11 e Coach Messina usa il primo time-out della gara. Un’entrata di Adrian Banks apre cinque punti tra le due squadre. Michael Roll, dalla panchina, si presenta con quattro punti veloci, in mezzo ad una stoppata di Micov su Banks, così Milano torna a meno uno e poi acciuffa la parità sulla sirena con una bomba ancora di Micov, 24-24. Brindisi aggredisce il secondo quarto con cinque punti consecutivi di Stone, poi una fuga solitaria di Martin scava addirittura il 7-0 in poco più di un minuto. Cinciarini rompe il parziale con due tiri liberi, ma Stone segna ancora da tre, lo stesso fa Zanelli e Brindisi va via, in fuga, sul 37-26 in 12 minuti costringendo Messina a spendere il suo secondo time-out. Il margine tocca i 12 punti due volte, con Tyler Stone che produce un primo tempo irreale (17 punti). Sergio Rodriguez prova a tenere il passo con gli avversari (14 a metà gara), ma quando smette di segnare Stone comincia Brown, che ne fa otto anche lui. Il vantaggio si assottiglia dopo un gioco da tre di Rodriguez, seguito da una tripla frontale di Brooks. Micov ricuce a meno cinque, prima che in attacco commetta il terzo fallo, quello che permette a Brindisi di finire meglio il tempo, 53-46.

IL SECONDO TEMPO – Brindisi riparte da dove aveva finito il primo tempo, con un contropiede chiuso da Thompson e un jumper di Brown tornando a più 11. White con due liberi e poi Roll da tre in transizione tentano di ribaltare l’inerzia della gara. Ma Stone mette un’altra tripla nella sua sensazionale partita. Brindisi, con un Brown scatenato nel suo gioco dentro-fuori, scappa a più 15, poi a più 18 senza sbagliare mai nulla al tiro. L’Olimpia finisce un po’ meglio il periodo, con un jumper di Tarczewski, un gioco da tre di Della Valle, un post-up di Micov e risale a meno 13, 74-61. Micov con due giochi da tre punti consecutivi e poi Rodriguez dall’arco producono il 9-0 che riporta Milano a meno sette, nel momento in cui gioca con quattro esterni e Biligha da centro. Qui però Brown trova un antisportivo di Biligha che stoppa la rimonta dell’Olimpia. Messina ripristina un quintetto tradizionale. Brooks segna da tre frontale, Rodriguez lo imita arrestandosi in transizione. Il nuovo 6-0 riporta Milano a meno tre e costringe al time-out Coach Vitucci. Al rientro, Banks segna da tre, ma Moraschini lo imita. Biligha prima stoppa Brown, poi in tap-in riduce il gap ad un punto. Brindisi si aggrappa al suo leader Banks. Un suo jumper, poi una palla persa, determinano il 4-0 che spinge Messina a fermare la partita. Rodriguez si ripresenta con una tripla, ma una palla persa restituisce l’inezia della gara all’avversario. Sono le palle perse in piena rimonta, più che un paio di errori dall’arco, a impedire di completare il clamoroso rientro. L’Olimpia replica ancora con Rodriguez tornando a meno tre con 16 secondi da giocare. Sul fallo tattico, il Chacho fa 2/2 arrivando a meno uno. Ma non c’è più tempo. Fare fallo su Banks è obbligatorio, Finisce 92-89.

Così Coach Ettore Messina sulla partita con Brindisi: “89 punti dovrebbero essere sufficienti per vincere qualsiasi partita, soprattutto in casa, ma in difesa abbiamo commesso errori di ogni tipo. Hanno tirato 15 volte più di noi, perché hanno perso otto palloni in meno e noi abbiamo mancato qualche rimbalzo. Se per tre quarti il rendimento della squadra non è stato sufficiente, la responsabilità è mia. Ringrazio i tifosi, perché sono stati pazienti e ci hanno anche spinto nella rimonta finale, che per poco non ci è concretizzata. Anche lì, un paio di palle perse e rimbalzi mancati, ci hanno impedito di concluderla. Ma ripeto sono i 92 punti subiti che li ritengo inaccettabili. Perché, e come, li abbiamo concessi lo vedremo, non sto a sindacare se abbiamo o non abbiamo difensori. Dico solo che andremo in palestra per risolvere questa situazione e lo faremo”.

Sulla rimonta: “Quando siamo passati a zona loro, che avevano tirato molto bene per tre quarti, hanno perso un po’ di fluidità. Lì, con Rodriguez e Micov che hanno fatto le cose giuste, siamo andati un po’ di più in transizione, ci siamo costruiti qualche tiro aperto e siamo andati vicini a rimontare, ma la sensazione è che se vuoi competere ai massimi livelli devi difendere molto meglio, mentre il nostro livello difensivo oggi è scadente e deve assolutamente migliorare”.

Sulla condizione fisica: “Qualcuno fa fatica a giocare due gare così ravvicinate, ma non vorrei a ottobre parlare di stanchezza. Recuperando gli infortunati, ad esempio Gudaitis, miglioreremo anche in questo versante. Sulla qualità del lavoro non ho niente di cui lamentarmi, per cui dobbiamo continuare a lavorare e migliorare”.