UOVA DI PASQUA, TREND GOURMET DA GIN-TONIC A SALE ROSA. E POI DI MODA QUELLE VEGAN

    Fra uova, coniglietti e galline la Pasqua è il periodo dell’anno in cui gli amanti della cioccolata danno libero sfogo alla loro passione. Regalare il classico uovo con sorpresa però può risultare banale e non più adatto ai tempi. Soprattutto se il dono è rivolto agli adulti e non ai piccoli che invece si lasciano abbagliare dalle uova con incarti sgargianti e sorpresine. Qualcosa sta cambiando nei gusti e nelle abitudini e nell’ultimo anno la cioccolata, industriale o fatta nella pasticceria di quartiere, sta subendo una trasformazione radicale in nome dell’innovazione.In tutto il mondo i lanci di nuove prelibatezze a base di cioccolata nel periodo pasquale hanno subito una impennata del 23%, scodellando una pletora di scelte che prima non c’erano e che si rivelano molto apprezzate dai consumatori. L’Italia sotto questo fronte ha superato la media e nell’ultimo anno i nuovi lanci di cioccolata pasquale sono aumentati del 28%. Il mercato delle uova di cioccolato da noi vale 230 milioni di euro e si stima che a Pasqua 2018 se ne consumeranno oltre 15 milioni, vendute mediamente a 15 euro l’una e tra i 38 e i 40 euro al chilo (dati CNA).Cosa regalare quindi per fare una bella figura? I trend 2018 sono delineati nel nuovo report condotto dalla market intelligence agency Mintel. L’analisi sancisce, in primis, la morte della cioccolata light. Non piace, non interessa, non stuzzica la voglia di ‘indulgenza’ che a Pasqua trascina un po’ tutti e perciò meglio non regalarla. “I consumatori stanno perdendo il loro appetito per le versioni ‘leggere’ della pasticceria, come le varietà a basso contenuto di zucchero o a basso contenuto di grassi. I lanci di prodotti di cioccolata descritti come “leggeri” sono diminuiti del 22% tra il 2012 e il 2017, – spiega Marcia Mogelonsky, direttore della sezione food and drink di Mintel. – La Pasqua rappresenta uno di quei momenti di ‘indulgenza permissiva’ in cui i consumatori si divertono a dare e ricevere delizie al cioccolato senza pensare alla dieta o al peso forma”. Se cala la cioccolata dietetica, in molti preferiscono gustare quella originale, magari con un pizzico di autocontrollo.

    Secondo Mintel i lanci globali di prodotti a base di cioccolato descritti come piccoli “morsi”, quindi formati più piccoli, sono cresciuti del 50% negli ultimi cinque anni e le uova fatte con sfoglie più sottili sono aumentati del 48% nello stesso periodo. “Uova, coniglietti e altre prelibatezze al cacao da 100 calorie sono cadute in disgrazia dal momento che i consumatori si allontanano dalle diete in particolare durante le feste. Offrire ai consumatori un ‘morso’ o un pezzo di cioccolato sottile fornisce invece un modo più semplice per regolarsi dando però piacere al palato, – sottolinea Mogelonsky. Il Paese leader in quanto a innovazione nel campo delle uova di cioccolata più originali e nuove pare essere il Brasile che rappresenta l’ 11% del totale dei lanci durante la Pasqua dell’ultimo anno. Seguono a pari merito la Germania, il Sudafrica e il Regno Unito, con una quota del 10% e la Francia con il 9%. Complessivamente, l’Italia è tra i primi 10 mercati di cioccolato innovativi a livello globale, si piazza infatti al sesto posto della classifica mondiale, dopo la Francia e davanti a Giappone, Canada e Polonia. Negli anni però nel nostro Paese i nuovi lanci di cioccolato hanno raggiunto anche picchi del 98%. Di grande successo in tutto il mondo le uova e i coniglietti vegani, a base di margarina, yogurt di soya o latte vegetale al posto del burro, così come la cioccolata senza glutine, a base di latte di riso, con carote, mandorle e semi di vario genere.

    In Inghilterra sono sempre più apprezzate dagli adulti le uova di cioccolata aromatizzata al gin tonic, novità che si aggiunge alle già apprezzate uova alla birra, in particolare la stout (birre scure ad alta fermentazione prodotte da malto d’orzo tostato). In Italia il cioccolato fondente vince su quello al latte (questo ultimo è invece più usato all’estero). Privilegiamo anche quello biologico e con percentuali di cacao che vanno dal 70 fino all’80% e oltre. Spiega Carla De Mauro, proprietaria della storica Fabbrica di Cioccolato con sede a Roma e Londra: “L’Italia ha una più lunga tradizione del cioccolato fondente, anche legata al clima. Noi usiamo minimo il 72% di cacao insieme allo zucchero nelle uova destinate ai più piccoli. Invece in quelle per un pubblico adulto abbiamo picchi di fondente al 100 % che contengono come sorpresa liquori, distillati e grappe. Ora produciamo anche le uova al sale rosa che hanno come sorpresa una bottiglietta di olio di oliva per realizzare originali bruschette all’olio e al cioccolato. Seguono le uova speziate al peperoncino, alla arancia, e in quelle al latte si aggiunge la cannella”. In aumento anche l’acquisto di uova di cioccolata senza glutine e vegane. Nella penisola, infine, si fa strada il cioccolato crudista, fatto con pasta di cacao, burro di cacao e zucchero di cocco, con fave di cacao essiccate a temperature inferiori ai 42 gradi. Un processo alternativo alla tostatura che pare regalare sapori originali e un cioccolato privo di additivi, eccipienti e aromi artificiali. Lo si gusta da Grezzo Raw Chocolate, pasticceria crudista romana che ha da poco aperto anche a Torino. E le soprese? Bocciati monili e oggettini per casa. Precisa De Mauro: “Qualsiasi oggetto alla fine viene gettato via. Meglio le sorprese scelte dal cliente e inserite nelle uova di pasticceria. Noi questo anno nelle uova inseriamo, al posto delle sorprese che deludono, i semi di piante officinali da piantare nei vasi o in giardino”.