Sabato 15 al Centro Missionario dei Cappuccini si festeggiano 31 volontari in partenza.

C’è chi le vacanze le fa da missionario.

A organizzare queste esperienze ogni anno è Fra Emilio Cattaneo al Convento dei Frati Cappuccini di piazzale Cimitero Maggiore 5, a Milano.

I 31  laici lombardi in partenza il prossimo Luglio si presenteranno sabato 15 Giugno con una festa in Convento aperta alla città (per arrivare: tram 14 oppure Metro Rossa per Rho Fiera, fermata Uruguay, e poi pullman 40).

Dalle 16,30, stand di oggettistica etnica, musica, testimonianze, street food (dalle 18) con la pizza sfornata al momento da alcuni dei panettieri volontari a Pane in Piazza, la grande manifestazione benefica in piazza Duomo durante Milano Food City. Le offerte andranno per l’emergenza nelle regioni anglofone del Camerun, dove i Cappuccini sono presenti con una realtà missionaria importante in varie parrocchie nel Nord Ovest, molto attive nel contrasto alle sofferenze causate dalla crisi politica e sociale scatenatasi nel 2016 tra forze governative francofone, rappresentanti le forze dominanti, e i separatisti (la parte anglofona, portatrice di rivendicazioni e secessionista). Nella zone dove gli scontri sono più accesi, la popolazione è in maggioranza di poveri agricoltori. Centinaia hanno perso la casa, andata bruciata, ed hanno grandi difficoltà nel lavoro dei campi.  

 

Alle 17,30, S. Messa presieduta dal Ministro Provinciale della Lombardia dei Cappuccini Fra Sergio Pesenti, che consegnerà il TAU ai volontari diretti rispettivamente  20 in Africa (Benin, Etiopia, Costa d’Avorio –Zimbawe e Kenya) e 11 in Georgia, in aiuto alle locali comunità.

Il TAU è il segno francescano che rappresenta l’essere inviati dalla Chiesa a testimoniare la Buona Novella, che siamo destinati a risorgere, perché Gesù ha sconfitto la morte per tutti noi.

Animerà la funzione il coro missionario Bandeko, con i suoi canti tipici dei vari Continenti.

Alle 20,30, spettacolo con il trio Jazz Mama Blues e Lotteria.

 

I Missionari Cappuccini vanno in aiuto di ogni bisogno, soccorrendo poveri, orfani, handicappati, detenuti, malati, donne in difficoltà ovunque e di tutte le religioni.

Un esempio trainante per molte persone, che Fra Emilio prepara durante l’anno con un percorso formativo mirato.

 

Ecco la storia di Annalisa Bergamaschi, 56 anni, di Sedriano, una ‘veterana’:da vent’anni passa un mese d’estate in Africa.

“Non sono sposata – racconta -, insegno alla scuola materna e mi dedico alla missionarietà perché è la mia  vocazione. Sono responsabile del Gruppo Missionario della mia Parrocchia, San Remigio, organizziamo raccolte fondi, la giornata del sostegno a distanza, il mercatino di Natale, etc. Domenica 16 Giugno la Messa di Pentecoste delle 10,30 sarà nelle lingue degli stranieri della nostra comunità, poi ci sarà un rinfresco in piazza. In Luglio vado in Costa d’Avorio a Zouan-Hounien  da fra Gianluca   Lazzaroni, responsabile del sostegno a distanza nel Paese e in Agosto in Benin, dalle suore di clausura. Tre sono marchigiane. Le aiutiamo nell’animazione per i bambini e nei lavori manuali. Producono il sapone artigianale.

I religiosi seguono la popolazione locale indipendentemente dalla loro religione, quello che conta è la dignità della persona.

Il sostegno a distanza dà molta soddisfazione perché vedi i frutti: bambini poveri o orfani che riescono a laurearsi…In generale la missione è un’esperienza che ti arricchisce molto e ti aiuta anche ad essere più consapevole di quanto abbiamo a casa nostra. Per esempio, l’acqua, che da noi diamo per scontata, ma in Africa può mancare per giorni. Poi gli africani portano riconoscenza. Noi volontari giriamo tranquilli per il villaggio tra le capanne di paglia e la gente ci assimila con i religiosi. I miei compagni sono persone di tutte le età. Nel 2018 c’era una signora di 68 anni e  quattro diciottenni. Quando ritorni porti tanta gioia!”

Per donare https://www.missioni.org/sostienici-2/