Il decreto, data finale dello spettacolo sulla legge Lorenzin sabato 16 marzo a Gallarate.

Andato in scena per la prima volta in Lombardia il 2 Marzo 2018 al Teatro Manzoni di Monza grazie al Movimento Genitori Lombardia, associazione senza scopo di lucro nata per sostenere e promuovere la libera informazione, ‘Il decreto’ di David Gramiccioli, ovvero la vera storia del decreto Lorenzin sull’obbligo vaccinale, torna  a chiusura del tour nazionale, a Gallarate, sabato 16 Marzo 2019, al Teatro Condominio Vittorio Gassman (via Teatro 5, ore 20.00-22.15).  L’ingresso è su prenotazione, gratuito con  donazione (Info: ildecretovarese@gmail.com). L’organizzazione è a cura di Stefano Frailis e Valentina Zolla, genitori varesotti per la libertà di scelta di cura. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro artistico d’inchiesta ed è una pièce della durata di  circa due ore ad alta tensione drammatica. Il racconto ripercorre, come una vera inchiesta giornalistica, antefatti, contesto e retroscena riguardanti la promulgazione della legge 119/2017, che ha scatenato una sollevazione popolare di portata nazionale  compatta e motivata, poi dilagata ben oltre i confini italiani, capace di svilupparsi al di fuori delle ordinarie dinamiche sociali e mediatiche e di far emergere istanze sociali e politiche nuove, forti e controcorrente rispetto al main stream, se pure fino a ieri latenti, non solo in ordine alla gestione della sanità pubblica, ma più in generale al rapporto  Stato-cittadini e al modello economico su cui si basa la vita in Europa, soggiogata dal potere tecno finanziario.

La 119 ha infatti introdotto la intollerabile esclusione dalla scuola materna dei bimbi da 0 a 6 anni non vaccinati, o non abbastanza secondo le misure imposte dalla Lorenzin, etichettandoli come ‘non in regola’, in violazione del diritto all’istruzione e alla privacy, questo, paradossalmente, mentre sono ammessi e tutelati bambini portatori di gravi malattie contagiose, come per es. l’AIDS e l’epatite.

La legge ‘anticostituzionale e illegittima’ come asserito e dimostrato da diverse personalità simbolo della giustizia e della democrazia, come il giudice Ferdinando Imposimato, già Presidente Onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, scomparso di recente, e il magistrato Paolo Maddalena, diventa qui una narrazione che fa riflettere tutti coloro che hanno interesse a porsi domande senza risposte scontate e facili, sui temi della salute individuale e della libertà di cura e sulla democrazia.  Lo spettacolo, che dal Settembre 2017 ha già toccato 30 piazze italiane, ha riempito ovunque le platee richiamando oltre 20.000 mila spettatori coinvolti in un turbinio di emozioni dal carismatico attore e reporter romano Gramiccioli, tra rabbia,  indignazione e risate amare, e suscitando sempre standing ovation.

Questa iniziativa lombarda chiude il ciclo di presentazioni nazionali, salvo tappe extra  che andranno in scena a Maggio in Centro Italia.

David Gramiccioli, attore e reporter romano di Castel Gandolfo, è giornalista, inviato di guerra, narratore teatrale, oltre che autore delle sue stesse opere. Ha ricevuto il Premio Diritti Umani ed è stato vincitore del “Premio Elsa Morante“ lo scorso 2018. Gramiccioli non è nuovo a spettacoli teatrali d’inchiesta. Negli anni ha già portato in scena opere di rilevante importanza contro la pedofilia o vere e proprie “indagini teatrali”, come quelle dedicate alla ricostruzione della storia d’Italia attraverso la vita e le opere di Rino Gaetano o alla tragedia dell’’Heysel (rappresentazione che ha avuto luogo anche presso la sede del Parlamento Europeo di Bruxelles). Da un anno David Gramiccioli si è fatto  anche portavoce di migliaia di famiglie italiane a difesa dei bambini, nella lotta contro il decreto Lorenzin poi divenuto legge. Voce fuori dal coro per l’informazione libera inizia la sua carriera radiofonica nel 2000 con il programma d’inchiesta Ouverture. E’ stato direttore artistico di Colors Radio. Attualmente  conduce il programma radiofonico in onda su Centro Suono Sport: “Prima pagina”. L’ altra Italia, quella che nessuno vi racconta”.