Grande successo per il debutto dei cori Alpini nella prestigiosa cornice del Teatro alla Scala.

Alla presenza del Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, del Consiglio Direttivo Nazionale, del Comitato Organizzatore dell’Adunata e di numerose Autorità civili e Militari, ieri pomeriggio il Teatro alla Scala era gremito di Alpini, Amici degli Alpini, familiari e simpatizzanti.

Luigi Boffi, presidente della Sezione Ana di Milano che ha fortemente voluto l’iniziativa ha introdotto la serata, e il sindaco di Milano Beppe Sala l’ha appassionatamente sostenuta specificando che “la Scala è la Casa dell’Arte più alta e che gli Alpini ci stanno a pennello”. Poi subito protagoniste le voci del Coro Ana di Milano, che ha avuto l’onore –unico coro alpino-popolare in assoluto- di calcare il prestigioso palco.

Grazie alla sapiente regia di Marco Merlini, è andato in scena uno spettacolo vibrante, per i canti degli Alpini e le ballate popolari intonate dal coro con grande sintonia e profonda passione, accolto da fragorosi applausi. Forte la partecipazione in sala, con gli spettatori che si alzavano in piedi, a condividere uno spirito comune, di cui il canto è la massima espressione. Il tutto alternato dalla struggente emozione scatenata dalla magistrale voce di Pamela Villoresi che leggeva diari e racconti Alpini, di amore e di guerra, di paura e di senso patriottico. Un’esperienza unica, che ha trasportato tutti.

 

Il Coro Ana di Milano

Il coro alpino-poplare a settembre compirà 70 anni. Insignito dell’Ambrogino d’Oro, è il coro più antico e longevo sotto l’egida dell’Ana. Diretto dal maestro Massimo Marchesotti dal 1973, è composto da 35 elementi.  Oggi ha al proprio attivo migliaia di concerti e si è esibito in numerosissime sale, anche molto prestigiose, in Italia e nel mondo. Il suo repertorio è ampio e vario; volutamente non include solo canti alpini e militari ma anche popolari regionali, in un preciso intento di sostegno al patrimonio musicale e poetico del nostro Paese.