Francesca Michielin al Fabrique

Parte con il tutto esaurito a Milano il «Francesca Michielin Tour 2018», che sabato 17 marzo porta la regina di «X Factor 5» sul palco del «Fabrique» per presentare dal vivo il terzo album «2640», uscito a metà gennaio e subito entrato al primo posto della classifica di iTunes. «Sul palco siamo in quattro – spiega la ventitreenne cantautrice di Bassano del Grappa – e tutti suoniamo di tutto. Siamo polistrumentisti a cui piace sperimentare e improvvisare, infatti alcune canzoni hanno arrangiamenti inediti. Nel live ci sono anche momenti acustici e la scenografia ha un fascino particolare grazie alle luci che si fondono con lo show».
Il concerto ripercorre la carriera della Michielin, che ha vinto «X Factor» a soli sedici anni, mostrando il suo talento poliedrico fin dalla prima selezione con una sorprendente interpretazione di «Whole Lotta Love» dei Led Zeppelin, e ancora ventenne si è classificata al secondo posto fra i «Campioni» al «Festival di Sanremo» del 2016 con «Nessun grado di separazione». Assieme agli inediti di «2640», fra cui i singoli «Vulcano» e «Io non abito al mare» già premiati con il disco d’oro, Francesca porta dal vivo le pietre miliari del suo percorso artistico: dal trionfo a «X Factor» con il brano «Distratto» scritto da Elisa (autrice di ben 7 tracce dell’album d’esordio «Riflessi di me» del 2012, fra cui «Tutto quello che ho» e «Sola») al duetto con Fedez in «Magnifico» (5 dischi di platino), fino a un altro singolo di platino come «L’amore esiste», che recentemente è stato inciso nella versione inglese «Love Exists» dall’americana Amy Lee, la cantante degli Evanescence.
Il cd «2640», pubblicato a tre anni di distanza dal secondo album «di20», è stato ribattezzato «disco equosolidale» perché ogni 200 mila stream su Spotify viene piantato un albero in Kenya grazie alla piattaforma web Treedom, l’unica al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguirlo online. Ai 50 alberi piantati dalla Michielin, sono stati aggiunti altri 10 per effetto dei due milioni di stream su Spotify in due mesi.
Il titolo «2640» ricorda l’altitudine a cui è nata Francesca («Mia nonna diceva che sono venuta al mondo 2640 metri più vicina alle stelle») e le canzoni, che riflettono la sua passione per il vulcano, il mare e la montagna, mettono in luce una donna più matura che ha ritrovato la passione per la vita, la musica e il suo lavoro. «La “v” di “Vulcano” è anche la “v” di “vaffa”. In quella canzone sono riuscita finalmente a sfogare la rabbia più opprimente che avevo dentro, trasformando il mio malessere in qualcosa di bello. Ora non sto più in casa a piangere, non voglio più scappare da tutto. Ho ritrovato forza nella musica: voglio laurearmi e studio composizione al Conservatorio. Sono un’avventuriera da zaino in spalla: l’album “2640” per me è una nuova partenza».