Unione Artigiani, 2018 in chiaroscuro, stabile Milano, in calo la Lombardia.

Stabile Milano, si ferma la Lombardia. Nell’arco di un anno, tra il 2017 e il 2018, le imprese artigiane offrono luci e ombre.

A raccontarlo una analisi condotta dall’Unione Artigiani di Milano e Monza-Brianza su dati della Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza, Lodi.

Risultano 68.932 le imprese artigiane attive nella provincia di Milano a fine 2018, in leggera flessione rispetto al 2017 del -0,2%, mentre si registra un calo del -1,1% a livello lombardo, -1,2% nazionale.

Imprese che a Milano e Area metropolitana producono un fatturato di circa 5 miliardi di euro (il 20% circa del fatturato artigiano lombardo) e danno lavoro a 128 mila addetti. Costruzione e lavori specializzati (23 mila imprese, +0,1%), servizi alla persona come ad esempio estetica e acconciatura (7 mila imprese,+0,6%), costruzione di edifici (quasi 3 mila, -2%), trasporto (7 mila, -0,6%) sono i settori in cui sono più presenti le imprese artigiane del territorio.Comparti in crescita figurano le attività per il paesaggio (5 mila, +1,7%), attività professionali e scientifiche (mille imprese, +3,4%), riparazione di macchine (mille imprese, +2,6%).

Dallo studio, emerge che il titolare è donna nel 15,9% dei casi delle aziende artigiane meneghine, con ben 11 mila imprese rosa nel milanese.

I giovani under 29 sono 7mila a Milano su 25mila in Lombardia. Mentre è straniero il 27% degli artigiani milanesi, rispetto al 18,5% lombardo: quasi 19 mila imprese, che registrano un  +2,6% in un anno e uno straordinario boom del  +27% in cinque anni. Egiziana, rumena e albanese le principali nazionalità estere a Milano. In particolare tra gli iscritti al ruolo artigiani si contano 4 mila autotrasportatori (+1%) e 3.368 lavorazioni artistiche o tradizionali (-4%).

In Lombardia, sono 244.430 le imprese artigiane attive nel 2018, in calo del -1% rispetto al 2017, media uguale a quella complessiva italiana. Circa 20 miliardi di euro il fatturato prodotto dalle imprese artigiane della regione,  che danno lavoro a oltre 500 mila addetti.

Costruzione e lavori specializzati (81 mila imprese, -1%), servizi alla persona come estetista e acconciatore (26 mila imprese,+0,7%), costruzione di edifici (quasi 17 mila, -4%), trasporto (16 mila, -1,8%), cono i comparti in cui sono più presenti. Anche in Lombardia, fra i settori in crescita le attività per il paesaggio (12 mila, +2,4%), attività professionali e scientifiche (4 mila imprese, +1,6%), riparazione di macchine (quasi 5 mila imprese, +1,9%).

Il titolare è donna, in Lombardia, nel 15,7% dei casi, con 38 mila imprese femminili, +0,6% in un anno.
I giovani under 29 sono 25 mila, mentre è straniero il 18,5%, oltre 45 mila imprese, +1,5% in un anno, +13,4% in cinque anni. Rumena, egiziana, albanese le principali nazionalità estere dei titolari di impresa lombardi. Tra gli iscritti al ruolo artigiani si contano 7 mila autotrasportatori (stabili in un anno) e 10 mila lavorazioni artistiche o tradizionali (-2%).

Milano e provincia si confermano un’isola felice – spiega Marco Accornero, segretario generale dell’Unione Artigiani  -, anche rispetto alla Lombardia. Il capoluogo trovando nuove vocazioni che seguono il cambiamento della città, anche grazie alla forte espanzione dell’imprenditoria di origine straniera, autentica risorsa laddove svolta nell’osservaza delle regole e delal concorrenza. Il Paese nel complesso, la nostra regione in particolare, soffrono invece la burocrazia e la pressione fiscale come ostacoli costanti, che inibiscono una svolta verso gli investimenti, anche occupazionali. Tanti artigiani faticano a trovare personale qualificato per espandere la propria attività anche perchè il sistema formativo non risponde in pieno alle esigenze del settore.”