S&P conferma rating Italia BBB, outlook rivisto al negativo

epa02844065 (FILE) A file photograph shows a view of the offices of Standard and Poor's in New York, New York, USA, on 28 April 2010. Media reports state on 27 July 2011 that international ratings agency, Standard and Poor's, cut Greece's credit rating by 2 marks reducing it to a CC rating. Standard and Poor's report that the proposed restructuring of Greece's debt under a new international bailout deal would amount to a selective default. The company further says that the likelihood of a future Greek default is likely to remain high. EPA/JUSTIN LANE *** Local Caption *** 00000402136566

Rating confermato ma outlook negativo. Il verdetto dell’ agenzia Standard & Poor’s sulla sostenibilità finanziaria del sistema italiano arriva alle dieci di sera e suona come un campanello di allarme, materializzando i timori di un percorso sempre più a ostacoli per il governo italiano alle prese con la presentazione della legge di bilancio.

“Il piano economico del governo – fa sapere S&P – rischia di indebolire la performance di crescita dell’Italia”. Nel mirino anche la riforma delle pensioni, che rappresenta “una minaccia ai conti pubblici”. Per ora però il declassamento non c’è, mantenendo l’Italia a due lunghezze di distanza dal livello ‘spazzatura’ (BBB).

Il nuovo test è atteso per lunedì, alla riapertura dei mercati, quando gli occhi saranno di nuovo sullo spread e la tenuta dei bancari. “S&P lascia invariato il suo rating. Riteniamo che questo giudizio sia corretto alla luce della solidità economica del Paese: l’Italia è la 7/a potenza industriale al mondo e la 2/a manifattura Ue. La competitività delle imprese ci permette di avere un surplus commerciale consistente e il risparmio delle

famiglie è solido. Sulla decisione di portare in negativo l’outlook e su alcuni giudizi negativi sulla manovra economica, siamo fiduciosi che mercati e istituzioni internazionali comprenderanno la bontà delle nostre misure”.

Tutto un “film già visto”, commenta Matteo Salvini che assicura che in Italia non salteranno “né banche né imprese”.

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