Automonia, Unione Artigiana soddisfatta per accordo sui fondi.

L’accordo sancito ieri al Ministero dell’economia e delle finanze sarà a costo zero per lo Stato e concederà importanti risorse in vista dell’atteso allargamento delle competenze. Plauso dell’Unione Artigiani che guarda con speranza al Consiglio dei Ministri di oggi e ai lavori parlamentari successivi.

Guardiamo con particolare attenzione al Consiglio dei Ministri di oggi, dopo l’intesa raggiunta al Ministero dell’economia e delle finanze riguardo i fondi da destinare a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna in tema di autonomia, sancendo il primo fondamentale passo per il via libera alle competenze aggiuntive richieste.”
L’Unione Artigiani di Milano e di Monza-Brianza mostra apprezzamento nei confronti del passo in avanti compiuto verso la concessione di maggiori autonomie come richiesto da Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna secondo quanto disposto dall’articolo 116 della Costituzione.
“La Lombardia – dichiara il segretario generale, Marco Accorneroha dimostrato una grande efficienza nella gestione di competenze e di risorse, ed è per questo che il mondo produttivo artigiano condivide con fiducia l’intesa verso una maggiore autonomia regionale. Una svolta che non comporterà alcun onere aggiuntivo per lo Stato, che lascerà alle tre regioni una quota di Irpef pari alla spesa oggi sostenuta per le medesime funzioni sul territorio, consentendo al contempo un controllo più diretto dell’uso delle risorse.
“La possibilità di gestire in autonomia una parte importante del gettito fiscale regionale, a costo zero per le casse statali – prosegue Accornero -, sarà pure vantaggiosa per la Lombardia sotto il profilo delle scelte indirizzate al sostegno delle attività di impresa. In questo senso, auspichiamo che questo passaggio permetta poi investimenti sulla formazione, chiamata a preparare lavoratori che rispondano alle reali esigenze delle aziende, sulle infrastrutture, anello vitale della catena produttiva e distributiva che determina la competitività delle nostre imprese, e sulle politiche attive del lavoro.”
 
“L’appello che rivolgiamo al Parlamento – conclude Accornero – è quello di non vanificare l’ottimo percorso intrapreso, confermando l’autonomia differenziata per Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna che attualmente si sta delineando.”