AL VIA LA QUARTA EDIZIONE DI “INBUYER”

Quarta edizione dell’iniziativa che prevede incontri b2b su tutto il territorio regionale
tra aziende lombarde e buyer esteri selezionati
Partono da Lodi i 2000 incontri b2b gratuiti previsti in tutte le province lombarde
In arrivo oltre 100 operatori esteri selezionati da tutto il mondo
Nelle prime tre edizioni 2148 imprese lombarde coinvolte, 10.736 incontri b2b e oltre 900 accordi conclusi
La Lombardia nel 2017 ha esportato 8 miliardi in più rispetto al 2016 (117,9 miliardi contro 109,8)
Milano, 5 aprile 2018 – 92 giornate di eventi in Lombardia, 462 buyer provenienti da oltre 40 paesi, 2148
imprese lombarde servite, 10736 incontri b2b, oltre 900 accordi conclusi: questi i numeri delle prime tre
edizioni del progetto “InBuyer” di Unioncamere Lombardia e Sistema Camerale Lombardo, con il
supporto di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionale della  Camera di commercio di Milano,
Monza Brianza, Lodi.
L’iniziativa prevede l’accoglienza di operatori economici selezionati con l’obiettivo di favorire il processo di
internazionalizzazione e creare occasioni di business per le imprese lombarde attraverso l’organizzazione di
circa 2000 incontri b2b nel corso di 19 appuntamenti in tutte le province della Lombardia.
Grazie al progetto, le imprese possono incontrare gratuitamente circa 100 buyer selezionati, provenienti
da paesi di tutto il mondo, tra questi: Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Lituania,
Regno Unito, Romania, Polonia, Spagna, Svezia, Ungheria, Israele, Brasile, Canada, Usa, Algeria, Angola,
Marocco, Azerbaijan, Corea del Sud, Georgia, Giappone, India, Kazakhstan, Libano, Russia, Singapore,
Tajikistan, Thailandia, Vietnam, Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi Uniti, Iran, Oman, Qatar.
Al progetto possono aderire le imprese lombarde dei settori: Alimentare, Moda, Arredo, Cosmetica,
Costruzioni, HVAC-R, Packaging e Labelling. Il progetto è destinato a piccole e medie imprese di
produzione con sede legale o operativa in Lombardia che abbiano potenzialità di interazione con i buyer
esteri. Per informazioni le imprese possono contattare la Camera di Commercio della provincia di
appartenenza.
“Il progetto InBuyer – spiega Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia, si
conferma come un’iniziativa di successo del Sistema camerale lombardo, fortemente apprezzata dalle imprese lombarde. Il progetto si è ormai consolidato come un programma strutturato di accoglienza di
qualificati buyer internazionali sul territorio regionale, adeguando di anno in anno i mercati target,
coinvolgendo nuovi operatori esteri per ampliare sempre più la promozione delle eccellenze regionali.
Questo intervento, intercettando le esigenze delle micro e piccole imprese produttive lombarde, permette in
maniera efficace ed efficiente di agevolare i processi di internazionalizzazione.”
“InBuyer è ormai un punto di riferimento per le aziende lombarde che hanno l’obiettivo di ampliare il
proprio business internazionale – spiega Carlo Edoardo Valli, Presidente di Promos, Azienda Speciale per le
Attività Internazionali della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza, Lodi – E’ un progetto
attraverso cui le piccole e medie imprese del territorio possono valutare la propria propensione all’export o
sviluppare ulteriormente il proprio processo di internazionalizzazione in modo semplice e comodo,
attraverso incontri one to one mirati sul proprio territorio con buyer selezionati e realmente interessati ai
loro prodotti”.La Lombardia nel 2017 ha esportato 8 miliardi in più del 2016 (117,9 rispetto a 109,8). Emerge da
un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e della sua azienda speciale
Promos per l’internazionalizzazione, sugli ultimi dati Istat, sui settori del manifatturiero. Di questa crescita
sono responsabili con 6 miliardi in più i primi 20 paesi in cui la regione esporta. In particolare gli Stati Uniti
hanno acquistato un miliardo in più in un anno (9 miliardi anziché 8), la Germania 827 milioni in più (15,8
miliardi invece di 15), la Russia 520 milioni in più (2,4 miliardi al posto di 1,9), la Polonia 490 milioni in più
(3,5 miliardi invece di 3), la Francia 469 milioni in più (11,4 invece di 10,9), la Spagna 451 in più (6,5 miliardi
invece di 6). Primi paesi per crescita percentuale in un anno: Russia (+27,9%), Polonia (+16%), Giappone
(+15%). Tra questi principali 20 partner, superiori al +10% di crescita anche Ungheria, Romania, Stati Uniti.
L’export manifatturiero lombardo è trainato da macchinari, metalli, moda e chimica e rappresenta il 98%
del totale. I macchinari superano i 24 miliardi e riprendono a crescere (+6,4%). Seguono i prodotti in
metallo (18,5 miliardi, +9%), la moda (13 miliardi, +3,6%), i prodotti chimici (12,7 miliardi, +5,4%), gli
articoli in gomma e gli alimentari (quasi 7 miliardi). Crescita a due cifre per alimentari (+17%) e
farmaceutici (+25%). Germania (+5,5%), Francia (+4,3%) e Stati Uniti (+13%) sono le maggiori destinazioni
delle esportazioni. In forte ripresa il mercato russo (+28%). Sostanze chimiche ed elettronica con circa 17
miliardi sono invece i prodotti più importati in Lombardia. I principali Paesi di provenienza: Germania,
Francia e Cina.

L’export manifatturiero italiano raggiunge i 430 miliardi, +7,4%. Milano è prima con 40 miliardi circa
(9,3%, +8%), seguita da Torino (22 miliardi, +3,6%), Vicenza (17,5 miliardi, +5,6%), Brescia e Bergamo con
15 miliardi (rispettivamente +8,4% e +6,7%). Nell’import guida Milano, vengono poi Roma, Torino, Verona,
Vicenza e Bergamo.

I dati sul territorio. Supera i 120 miliardi di euro l’export lombardo di tutti i beni, con un aumento quasi
dell’8% e vale oltre un quarto (27%) del totale italiano che è di 448 miliardi. Milano con 41 miliardi di euro
(+8%), Monza Brianza con 10 (+11%) e Lodi con 3 (+12%) rappresentano insieme il 45% dell’export
regionale. Bene anche Brescia e Bergamo, che vengono dopo Milano, con oltre 15 miliardi di export e una
crescita rispettivamente del 9% e del 7%. L’aumento maggiore lo realizza però Cremona con +16%. Bene
anche le importazioni che crescono dell’8% in regione ma con punte del +32% a Cremona e del +16% a
Monza Brianza. L’import nel 2017 raggiunge quasi i 125 miliardi di euro, circa un terzo del totale italiano,
con Milano (64 miliardi), Brescia, Bergamo (9 miliardi) e Pavia (8,6 miliardi)come maggiori importatori.